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Il metabolismo osseo è regolato dall’attività di osteobasti e osteoclasti, dagli ormoni calciotropi, dalla calcemia e dalla fosfatemia. Gli osteoblasti rimodellano il tessuto osseo tramite deposizione di nuova matrice organica, mentre gli osteoclasti la erodono. Le loro attività sono regolate a loro volta da ormoni, fattori di crescita e citochine. Tra questi, i principali sono l’ormone paratiroideo (PTH), la calcitonina e la vitamina D.
Il mantenimento delle condizioni di omeostasi è fondamentale per il turnover osseo. Le patologie ossee spesso portano a deformazioni, a fragilità ossee e a dolore muscolo-scheletrico.
L'iperparatiroidismo è caratterizzato da un aumento del livello di PTH nel sangue. Le complicazioni secondarie dell'iperparatiroidismo comprendono la riduzione della densità ossea, l'osteoporosi e i calcoli renali.
Nell'ipoparatiroidismo, la concentrazione di PTH è bassa; tale situazione può essere causata da un intervento chirurgico alla tiroide in cui viene rimossa anche la paratiroide. La conseguente carenza di calcio può portare a gravi crampi muscolari e persino all'insufficienza cardiaca.
Nell’ipovitaminosi D si ha una grave carenza di vitamina D. La causa più comune è un'insufficiente esposizione solare della pelle e una dieta povera di vitamina D. L'insufficiente apporto di vitamina D può portare ad un eccesso di PTH, all'indebolimento o all'atrofia delle ossa. Il dosaggio dei livelli di 25-OH vitamina D, la forma di riserva della vitamina D, permette di valutare l’eventuale carenza di vitamina D. Nei pazienti con malattia renale cronica (CKD) e carenza di vitamina D, è necessario monitorare i livelli di 25-OH vitamina D, PTH e calcio.
Il dosaggio della 1,25-vitamina D, la forma biologicamente attiva, supporta la diagnosi di diverse patologie del metabolismo del calcio associate ad alterazioni nella sintesi di vitamina D.
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